Mar 25, 2008 - Politica nazionale    No Comments

Davvero si può fare!

Siamo entrati in campagna elettorale e i toni sono sempre gli stessi: dure critiche agli avversari fino allo sfottìo, strumentalizzazione di ogni avvenimento di attualità, propaganda fatta di slogan senza fondamento ripetuti fino alla noia.

L’unico che si distingue in questo ‘pollaio elettorale’ mi sembra Walter Veltroni, che cerca di parlare innanzitutto del suo programma elettorale di ammodernamento del Paese. Scelta coraggiosa la sua e del Partito Democratico di ‘correre da soli’, prendendo le distanze dagli ex-alleati del Governo Prodi che hanno causato continui litigi e paralisi decisionali, anche se sono stati i risentimenti personali di Mastella a farlo cadere.

Veltroni ammette i problemi del Governo Prodi ma ne riconosce gli indubbi meriti: il risanamento dei conti pubblici disastrati dal precedente Governo Berlusconi, che tutta l’Europa ci riconosce, grazie anche a maggiori entrate derivanti dalla positiva lotta all’evasione fiscale e l’inizio di un processo di redistribuzione che è partito dalle categorie più in difficoltà (pensionati e lavoratori dipendenti con i redditi più bassi).

La scelta di Walter ha sconvolto il panorama degli schieramenti politici ed è coraggiosa perché ha rinunciato ai voti di potenziali alleati per formare una coalizione con idee più chiare e nette. Inoltre ha portato una ventata di novità e moralità nelle scelte dei candidati: stop ai vecchi politici e a coloro che hanno pendenze giudiziarie, largo alle donne (42% dei candidati) e ai giovani (30% dei candidati hanno meno di 40 anni). Una bella differenza rispetto a chi candida più o meno sempre le stesse facce da 15 anni, a chi accoglie tra le sue fila coloro che non hanno potuto candidarsi nel PD come De Mita, o chi ha manifestato idee fasciste ma è un importante editore come Ciarrapico,  o un condannato per favoreggiamento mafioso come Totò Cuffaro, che per questo motivo è stato costretto a dimettersi da Presidente della Regione Sicilia.

Il programma del Partito Democratico punta ad una modernizzazione del Paese con più investimenti in ricerca e infrastrutture, una graduale diminuzione delle imposte e un maggiore controllo della spesa pubblica, un’attenzione particolare ai lavoratori precari (compenso minimo legale di 1000 euro netti mensili), alle famiglie e a chi percepisce bassi redditi, una politica per la casa, la sicurezza, il funzionamento della giustizia e della scuola (per il programma dettagliato vai su http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=45296).

L’unico errore che riconosco al Partito Democratico è di avere portato a bordo gli ex-radicali (anche se a Pannella è stato impedito di ricandidarsi), che crea consistenti dubbi tra gli elettori cristiani sulla rappresentanza dei loro valori.

Diamoci da fare in queste ultime tre settimane di campagna elettorale perché si realizzi questa grande scommessa per un’Italia più moderna, più giusta e per una politica più seria e orientata al bene di tutti e non ai privilegi di pochi. Davvero crediamoci: sì, si può fare
Davvero si può fare!ultima modifica: 2008-03-25T19:30:00+01:00da lucianorosso
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