Sono già trascorsi 10 anni da quando ci hai lasciati. Da un punto di vista legale ora potrebbero intitolarti una via di Alba, città per cui tanto ti sei speso e in cui hai seminato a piene mani tanto bene.
In ogni caso, anche se l’Amministrazione Comunale non vorrà dedicarti una via o un vicolo della nostra città (ad es. Vicolo Provvidenza, dove ha sede l’Oratorio del Duomo), il segno l’hai lasciato e in un certo senso continui a vivere insieme a noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e di imparare grazie a te il Vangelo che hai predicato e vissuto. È vero, non ci sono più preti come te che la domenica dal pulpito cercano di scuoterci dal nostro torpore e dalla nostra indifferenza per aprirci lo sguardo verso le nuove povertà e le persone fragili della nostra società, che hanno più bisogno delle nostre attenzioni. I giovani sono sempre più disorientati e sentono la mancanza di una guida di riferimento sicura come sei stato tu, con i tanti ragazzi che hai formato ai campi scuola a Saint Jacques. È sempre più difficile trovare preti che ci mettano in guardia dai richiami populisti di certi politici, che suscitano il nostro egoismo nazionale e alimentano l’odio verso lo straniero e il diverso, magari appellandosi ad un senso religioso distorto, per ottenere un facile consenso. Oggi citeresti a piene mani le encicliche ‘Fratelli tutti’ e ‘Laudato sii’ di Papa Francesco per invitare alla fratellanza e alla cura della nostra casa comune, prima che sia troppo tardi per non creare divisioni tra i popoli e per non compromettere i delicati equilibri del nostro pianeta.
Per fortuna hai donato tanto e ci sono molti tuoi discepoli che, seguendo le tue orme, danno continuità alle tante tue opere e intuizioni, rese ancora più immortali dalla stampa dei diversi volumi che raccolgono le tue ‘Riflessioni al vento’, che per diversi anni hanno impreziosito le pagine del settimanale ‘Gazzetta d’Alba‘ e che, rilette oggi, continuano a insegnarci molte cose e ad orientarci nella vita cristiana di tutti i giorni.
Continua ad aiutaci da lassù ad avere sempre un cuore grande e accogliente verso tutti.
(Lettera a don Valentino Vaccaneo, prete che ha prestato il suo servizio nella città di Alba dal 1959 al 27 agosto 2012, giorno in cui è mancato)